REGOLAMENTO di ISTITUTO 2017

REGOLAMENTO DI ISTITUTO

 

 

PREMESSA

 

Il presente Regolamento, nel rispetto delle norme vigenti, ha lo scopo di coordinare e disciplinare la vita delle scuole appartenenti all’Istituto Comprensivo Cremona Quattro e di regolamentare il funzionamento degli Organi Collegiali.

Viene redatto tenendo conto delle buone pratiche già in uso nelle scuole dell’Istituto e delle intese già in precedenza costruite tra i docenti.

Esso si propone di rendere possibili:

  1. la corresponsabile partecipazione di docenti, genitori, reti di scuole e comunità locali alla gestione della vita scolastica;
  2. la condivisione di scelte educative e di procedure finalizzate ad una rispettosa e proficua accoglienza degli alunni;
  3. una seria e costruttiva collaborazione fra le componenti degli Organi Collegiali;
  4. la salvaguardia, il potenziamento ed il proficuo uso dei locali scolastici, delle attrezzature didattiche, culturali e sportive e dei mezzi di cui sono dotate.

Il presente Regolamento potrà essere modificato in rapporto a nuove esigenze di carattere normativo o contingente per iniziativa e proposta di almeno un terzo dei componenti del Consiglio di Istituto; le modifiche dovranno riportare l’approvazione della metà più uno dei componenti il Consiglio.

 

INDICE

  1. Introduzione
  2. Patto di corresponsabilità
  1. Linee educative infanzia/primaria e regolamento studenti secondaria di primo grado
  2. Protocollo accoglienza stranieri
  3. Protocollo accoglienza alunni con bisogni educativi speciali
  4. Vigilanza sugli alunni
  5. Infortuni
  6. Uso medicinali
  7. Assenze alunni
  8. Entrate in ritardo ed uscite anticipate degli alunni
  9. Criteri iscrizione alunni – formazione classi – organico di circolo
  10. Organi collegiali
  11. Assemblee genitori
  12. Tutela della riservatezza
  13. Funzionamento ed uso delle attrezzature culturali e didattiche, comprese le palestre
  14. Uso locali
  15. Reperimento risorse economiche
  16. Regolamento gestione del contributo volontario
  17. Regolamento volontari

 

0. Introduzione

Per la stesura del presente Regolamento si è tenuto conto di quanto già in essere nell’Istituto Comprensivo Cremona Quattro, secondo il principio della valorizzazione dell’esistente, frutto di percorsi condivisi tra docenti e, per quanto di competenza, anche con i genitori.

  1. Patto di corresponsabilità

Nell’anno scolastico 2015/2016 momenti di formazione e di confronto han portato l’Istituto a dotarsi del Patto di corresponsabilità, un accordo che definisce i nuclei fondanti dell’azione educativa condivisa da genitori, studenti e scuola.  

  1. Linee educative infanzia/primaria e regolamento studenti secondaria di primo grado

I docenti delle scuole dell’infanzia e primaria inoltre, nell’anno scolastico 2015/2016, hanno approvato Linee educative riguardanti alcuni momenti destrutturati, la gestione delle dinamiche relazionali e i rinforzi positivi e negativi, il rispetto di spazi e materiali, mentre il Regolamento degli studenti della scuola secondaria di primo grado è stato deliberato dal Consiglio di Istituto il 18/09/2014, con integrazione deliberata in data 10/11/2015.

  1. Protocollo accoglienza stranieri

L’istituto Comprensivo Cremona Quattro, in rete con gli altri Istituto Comprensivi della città, ha definito il Protocollo d’Accoglienza e Inclusione delle alunne e degli alunni stranieri e/o non italofoni Approvato dal Collegio docenti del 18 novembre 2015 con delibera n. 14

  1. Protocollo alunni con bisogni educativi speciali

Nella seduta del Collegio Docenti del 16/09/2015 è stato approvato e deliberato un Protocollo di accoglienza per gli alunni con bisogni educativi speciali che contiene principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un inserimento ottimale di questi alunni (BES); definisce i compiti ed i ruoli delle figure coinvolte all’interno e all’esterno dell’istruzione scolastica; traccia le diverse fasi dell’accoglienza; indica le attività di facilitazione e quali provvedimenti dispensativi e compensativi da adottare nei confronti degli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA).

  1. Vigilanza sugli alunni

La vigilanza degli alunni è definita dalle norme vigenti, richiamate dalla circolare del Dirigente Scolastico Prot. n. 3267 A35/5 del 25 settembre 2015.

  1. Infortuni alunni

Nel caso di infortunio di un alunno l’insegnante o gli insegnanti presenti devono darne comunicazione alla famiglia ed alla segreteria dell’istituto e compilare il modulo predisposto per l’eventuale denuncia all’assicurazione (vedasi circolare Prot. n. 3241B16/2 del 24/09/2015 avente per oggetto: Indicazioni operative da seguire in caso di infortuni che riguardano gli alunni e le alunne iscritti alle scuole dell’I. C.).

7. Uso medicinali

Non è ammessa la somministrazione di farmaci nella scuola, tranne in caso di farmaci salvavita, previo accordo scritto tra famiglia e scuola.

8.  Assenze alunni

Le assenze degli alunni della scuola secondaria di primo grado sono disciplinate dal Regolamento studenti. Per quanto riguarda gli alunni delle scuole dell’infanzia e primaria vale quanto di seguito specificato.

8.1 Assenze alunni

I genitori degli alunni frequentanti le scuole primarie dell’I.C. Cremona Quattro devono sempre giustificare per iscritto le assenze dei propri figli.

Solo nella scuola per l’infanzia è ammessa giustifica da parte del genitore anche in forma orale.

8.2 Assenze sistematiche

I docenti segnalano al Dirigente Scolastico la frequenza irregolare dell’alunno. Il D.S. contatta la famiglia, a mezzo comunicazione telefonica o scritta, per chiedere le motivazioni.

Per la scuola dell’infanzia, nel caso sussistano liste di attesa, i bambini non frequentanti per un mese continuativo, senza segnalazione della famiglia, vengono dimessi d’ufficio.

8.3 Assenze non giustificate

Qualora l’alunno rientri a scuola senza giustificazione, l’insegnante in servizio lo ammette comunque in classe e richiede in forma scritta ai genitori, per il giorno successivo, la giustificazione.

Se l’assenza non viene ancora giustificata, l’insegnante in servizio provvede ad informare il D.S. per gli opportuni provvedimenti. Nei casi previsti dalla legge le assenze prolungate e non giustificate vengono segnalate dal Dirigente Scolastico alle autorità competenti che hanno il compito di vigilare sull’assolvimento dell’obbligo scolastico.

9. Entrate in ritardo ed uscite anticipate

I ritardi degli alunni della scuola secondaria di primo grado sono disciplinati dal Regolamento degli studenti.

Per gli altri ordini di scuola vale quanto segue.

Nel caso in cui gli alunni arrivino in ritardo devono essere accompagnati a scuola da un genitore. I ritardi devono essere legati a gravi motivi. Dopo tre ritardi gli insegnanti sono tenuti a darne comunicazione al Dirigente Scolastico che provvederà a convocare i genitori.

Le uscite fuori orario sono permesse solo in casi particolari (visita medica, urgenti necessità familiari, …).

L’alunno deve essere ritirato da un membro maggiorenne della famiglia, o persona delegata, che deve firmare, all’uscita, un apposito modulo scritto.

10. Criteri iscrizione alunni – formazione classi – organico di istituto

Per ciò che riguarda i criteri di iscrizione degli alunni, la formazione delle classi e l’organico di istituto si fa riferimento al PTOF 2016/2019 dell’istituto.

11. Organi collegiali

Gli Organi Collegiali operanti nell’Istituto Comprensivo di Cremona Quattro sono:

  • CONSIGLIO D’ISTITUTO
  • COLLEGIO DEI DOCENTI
  • CONSIGLIO DI CLASSE, DI INTER-CLASSE E DI INTER-SEZIONE
  • COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI

Gli Organi Collegiali operano in modo che l’Istituto funzioni nel rispetto del diritto di tutti e di pari opportunità.

La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un preavviso non inferiore ai cinque giorni rispetto alla data delle riunioni. Possono venire effettuate convocazioni d’urgenza a mezzo telefono o e-mail.

11.1 Attribuzioni del Consiglio di Istituto

Il Consiglio di Istituto, nei limiti delle disponibilità di bilancio e nel rispetto delle scelte didattiche definite dal Collegio dei Docenti, garantisce l’efficacia dell’autonomia dell’Istituzione Scolastica e ha compiti di indirizzo e programmazione delle attività dell’istituzione scolastica. Esso, in particolare, su proposta del dirigente scolastico:

  1. Definisce gli indirizzi generali per le attività della scuola e le scelte generali digestione, di amministrazione e di autofinanziamento.
  2. Adotta il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.), elaborato dal Collegio dei Docenti, verificandone la rispondenza agli indirizzi generali definiti dal Consiglio stesso e alla compatibilità rispetto alle risorse umane e finanziarie disponibili.
  3. Approva il bilancio annuale ed il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico e per l’acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola.
  4. Delibera il regolamento della scuola, che definisce i criteri per l’organizzazione e il funzionamento dell’istituzione.
  5. Approva l’adesione della scuola ad accordi e progetti coerenti con il P.T.O.F., decide in merito alla partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative.
  6. Stabilisce gli adattamenti del calendario scolastico in relazione alle esigenze ambientali o derivanti dal P.T.O.F.
  7. Approva i criteri generali per l’attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche e extrascolastiche, con particolare riguardo alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione

 

11.2 Elezione di organi di durata annuale.

Le elezioni per gli Organi Collegiali di durata annuale, hanno luogo possibilmente nello stesso giorno ed entro il secondo mese dell’anno scolastico. Sono fatte salve diverse disposizioni ministeriali.

 

11.3 Convocazione del Consiglio di Intersezione, d’ Interclasse, di Classe.

Il Consiglio di Intersezione, Interclasse, Classe, costituito per sezioni/classi parallele o per ciclo o per plesso o per classe, in rapporto ai relativi problemi, può essere convocato dal Dirigente Scolastico di propria iniziativa o, su richiesta scritta e motivata nel rispetto dell’art.4 del D.P.R. n° 416, da almeno1/3 dei suoi membri, escludendo dal computo il Presidente.

Il Consiglio si riunisce, di norma, tre/quattro volte all’anno con la presenza dei genitori; ulteriori riunioni potranno essere effettuate su richiesta motivata e scritta degli insegnanti o dei rappresentanti dei genitori.

Il Consiglio di Intersezione, Interclasse, Classe con la presenza dei soli docenti svolge attività di:

– progettazione e programmazione didattico–educativa di percorsi formativi curricolari, extracurricolari, educativi.

– valutazione degli esiti degli apprendimenti.

Con la presenza dei genitori:           

  • formula al Collegio Docenti proposte circa l’azione educativa/didattica e le iniziative di sperimentazione;
  • verifica l’andamento educativo – didattico delle classi,
  • agevola i rapporti tra docenti, genitori ed alunni
  • nella scuola primaria e secondaria esprime un parere sui libri di testo da adottare;

Il Consiglio di Intersezione è presieduto dal Dirigente Scolastico oppure da un docente delegato.

Il verbale viene redatto da un docente che svolge la funzione di segretario.

11.4 Convocazione del Collegio Docenti.

Il Collegio Docenti è composto da tutti i docenti dell’Istituto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Svolge le seguenti funzioni:

  • ha potere deliberante in materia di funzionamento educativo-didattico
  • elabora il Piano Triennale dell’Offerta Formativa,

la programmazione educativa, il sistema di valutazione, i progetti d’Istituto, il piano di aggiornamento, il piano di integrazione degli alunni portatori di handicap;

  • indica i criteri per la formazione delle classi, per la formulazione dell’orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche.

Il Collegio dei Docenti è convocato dal Dirigente scolastico. Il verbale viene redatto, su apposito registro, da un docente.

 

11.5 Convocazione del Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti

Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal Dirigente Scolastico ogni qualvolta se ne presenti la necessità e alla conclusione dell’anno di prova previsto per i docenti neo immessi in ruolo.

Per un maggior approfondimento si fa rimanda al T.U 297/94.

 

12. Assemblee dei genitori

Le assemblee dei genitori possono essere di classe o di istituto.

Sono formate dai genitori di ogni alunno della classe o delle classi interessate.

Sono indette dalla scuola (dirigente o insegnanti) o autoconvocate.

Qualora le assemblee autoconvocate si svolgano nei locali della scuola, la data e l’orario di svolgimento devono essere concordate di volta in volta col Dirigente Scolastico.

Il Dirigente Scolastico, sentita la Giunta Esecutiva del Consiglio di Istituto (che accerterà anche se può essere assicurato un adeguato servizio di assistenza, vigilanza, di pulizia dei locali scolastici da parte del personale collaboratore scolastico) e acquisita la richiesta fatta dai genitori eletti nel Consiglio di Intersezione/Interclasse/Classe, autorizza la convocazione. I genitori promotori ne danno comunicazione mediante affissione di avviso all’albo, rendendo noto anche l’ordine del Giorno, e mediante comunicazione scritta a cura dei rappresentanti dei genitori alle famiglie tramite gli alunni. Le assemblee si svolgono fuori dall’orario delle lezioni.

I rappresentanti dei genitori nei Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe possono dar vita ad un Comitato dei genitori di Istituto.

Per un maggior approfondimento si fa rimanda al T.U 297/94.

 

13. Tutela della riservatezza

La scuola raccoglie, elabora e conserva, in relazione alla propria attività istituzionale, dati personali identificativi e talvolta sensibili (attinenti alla sfera della riservatezza) e giudiziari relativi agli alunni e ai famigliari ai sensi e per gli effetti dell’art.13 del D. Lgs 30 giugno 2003 n° 196, “Codice della privacy”, recante disposizioni in materia di protezione dei dati personali.

I dati possono essere trattati in relazione agli adempimenti connessi alla funzione istituzionale della scuola e conservati secondo le modalità contemplate nel Decreto M.P.I. n.305 del 7/12/2006.

Titolare del trattamento dei dati è il Dirigente Scolastico; responsabile della vigilanza circa l’applicazione delle misure di protezione è il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi.

I dati possono essere comunicati alle Pubbliche Amministrazioni e agli Enti Pubblici, a loro volta tenuti alla riservatezza, in relazione ad attività previste dalla normativa e nell’espletamento di compiti istituzionali. In nessun caso i dati vengono comunicati a soggetti terzi privati senza il preventivo consenso scritto degli interessati. Al soggetto titolare dei dati vengono riconosciuti i diritti definiti dal D. Lgs 196/2003. Il documento programmatico sulla sicurezza dei dati personali, depositato in segreteria, sarà aggiornato annualmente entro il 31 marzo o quando se ne ravveda la necessità. All’inizio dell’anno scolastico viene chiesta ai genitori degli alunni l’autorizzazione all’utilizzo ed alla divulgazione di foto, filmati ed elaborati utili alla documentazione o a fini didattici.

 

14. Funzionamento ed uso delle attrezzature culturali e didattiche, comprese le palestre

I locali scolastici e le loro pertinenze sono delegati alla responsabilità del Dirigente Scolastico quale rappresentante dell’Amministrazione Pubblica, al quale vengono consegnati dagli EE.LL. di competenza. Il  materiale di arredamento, il patrimonio bibliografico, i sussidi didattici-audiovisivi e informatici, gli impianti sportivi  e le loro attrezzature sono quindi posti sotto la diretta sorveglianza del D.S.G.A., quale responsabile del patrimonio e degli insegnanti incaricati.

Tutto il materiale di cui sopra risulta elencato, a cura dell’ufficio di segreteria della dirigenza scolastica e dei docenti referenti nelle varie scuole, in appositi registri inventariali.

Il Consiglio di classe, interclasse e intersezione sceglierà tra i docenti dei singoli plessi scolastici i responsabili dei sussidi didattici in dotazione a ciascun plesso, ivi compreso il materiale informatico e bibliografico e successivamente il D.S. nominerà formalmente i docenti designati.

Presso ogni plesso scolastico c’è una dotazione libraria a cui i docenti possono attingere per prestiti e attività didattica.

I sussidi didattici delle varie scuole servono a facilitare l’attività didattica; essi sono utilizzati durante le ore di lezione all’interno delle scuole dell’Istituto previo accordo tra incaricati.

 

14.1 Funzionamento dei laboratori

Il funzionamento dei laboratori è disciplinato da criteri generali che ne stabiliscono i modi ed i tempi di utilizzo, al fine di facilitarne la fruizione da parte degli alunni per studi e ricerche in presenza di un docente di classe.

Per la gestione dei laboratori, la scuola si avvale di docenti referenti che sono responsabili dell’organizzazione e del corretto funzionamento degli stessi e che tempestivamente, su apposita modulistica, segnalano eventuali guasti, ammanchi ed eventuali disservizi.

 

14.2 Regolamento palestre

Per le palestre vedasi il Regolamento per l’uso della palestra scolastica Prot. n. 1445 A39/1 del 27/03/2015 deliberato dal Consiglio di Istituto in data 26/03/2015 con delibera n.21

 

15.  Uso locali

Allo scopo di tutelare i diritti dell’utenza e degli operatori scolastici, nonché di evitare continue stimolazioni di natura economica alle famiglie:

  • genitori e familiari non potranno accedere ai locali scolastici durante lo svolgimento delle attività educativo – didattiche se non per motivata e urgente necessità. I docenti provvederanno a verificare l’attendibilità della richiesta;
  • fotografi, rappresentanti, ed in genere tutto il personale estraneo all’Amministrazione Scolastica non potranno accedere ai locali scolastici, se non dietro presentazione di autorizzazione scritta della Dirigenza Scolastica.
  • volantini, locandine, manifesti ed in genere tutto il materiale pubblicitario o informativo che in varie forme arrivi direttamente nelle singole scuole non dovrà essere diffuso ai docenti e all’utenza se non accompagnato da autorizzazione scritta della Dirigenza Scolastica;
  • le richieste verbali, scritte o telefoniche, intese a divulgare iniziative che esplicitamente o implicitamente richiedano un contributo economico non devono essere prese in considerazione, se non provenienti dalla Dirigenza Scolastica, che ne verifica l’avvenuta approvazione da parte degli OO.CC. competenti;
  • La Dirigenza provvederà ad inoltrare ad ogni plesso le proposte pubblicitarie provenienti da: Direzione Regionale, Distretto scolastico, Comuni, Provincia e Regione Lombardia relativamente a spettacoli, concorsi per alunni, corsi e convegni per docenti, iniziative culturali in genere sia che prevedano adesione gratuita o a pagamento. La valutazione delle eventuali adesioni spetterà ai competenti OO.CC.

 

16. Reperimento risorse economiche e materiale pubblicitario

L’istituzione scolastica, attraverso il Dirigente, valuterà di volta in volta l’eventualità di accogliere proposte da sponsor riguardanti attività didattiche/educative e materiali scolastici.

Il Dirigente Scolastico valuta la possibilità di consentire la distribuzione, destinata alle famiglie, di pubblicazioni e/o volantini che interessino gli alunni in ordine alla vita della scuola stessa o della comunità locale.

È consentita la distribuzione di comunicazioni per le famiglie, tramite gli alunni, quando esse rivestano carattere educativo o siano patrocinate dal Ministero, dalle Amministrazioni locali o da Associazioni che lavorano per l’infanzia senza scopo di lucro.

 

17. Regolamento gestione del contributo volontario

Il contributo volontario dei genitori è gestito secondo quanto indicato nel Regolamento per la gestione del contributo volontario delle famiglie per le scuole dell’infanzia e primarie, Prot. n. 3294 A19/2 del 22 settembre 2014, Deliberato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 18 settembre 2014.

 

18. Regolamento volontari

L’ingresso dei volontari nella scuola è disciplinato dal Regolamento per l’utilizzo di volontari nelle attività scolastiche Prot. n. 3271 A19/2 del 19 settembre 2014. Il Regolamento è stato deliberato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 18 settembre 2014.

 

 IL DIRIGENTE SCOLASTICO
 (Dott.ssa Azzali Barbara)
 F.to Barbara Azzali *
 * Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi  e per gli effetti dell’art 3, comma 2, del decreto legislativo n. 39/93

 

 

Approvato dal Collegio docenti con delibera n. 17 del 27/06/2017